La più grande astuzia del diavolo è quella di far credere al mondo di non esistere.

(Charles Baudelaire)

 

 

  

 

#80

 

SIGNORI DELLE TENEBRE

 

ATTENZIONE:

È CONSIGLIABILE LEGGERE PRIMA HELLSTROM #2 E 3

 

 

1.

 

 

            A trovare il cadavere è un gruppo di turisti che da Griffith Park si è spinto sino alle Hollywood Hills. La ragazza è nuda, appesa alla W della celebre insegna di Hollywood come una sorta di macabra parodia di un crocefisso. Una profonda ferita la attraversa dal collo sino all’inguine e sul ventre è tracciato un cerchio rosso con iscritta una stella a cinque punte rovesciata.

            Ripresosi dallo shock iniziale, uno dei turisti chiama il 911.[1] Normalmente il caso sarebbe di competenza della Divisione Hollywood del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, nella cui giurisdizione è stato trovato il cadavere, ma quando uno dei detective di turno vede il cadavere, capisce che è meglio chiamare la Divisione Rapine Omicidi ed in particolare un certo ufficiale.

            All’arrivo del Tenente Eva Torres, una donna di chiare ascendenze ispaniche e forse anche indie, attraente ma dal carattere decisamente spigoloso, il cadavere è già stato staccato dall’insegna ed è nel sacco per cadaveri. Lei lo fa aprire ed osserva il corpo martoriato della ragazza scuotendo la testa.

            È ricominciata, pensa, amaramente.

-Prendo io in carico il caso.- dice secca -Me ne occuperò personalmente.-

            Ma sa già che avrà bisogno di aiuto. Per fortuna ha conservato il numero del cellulare di Daimon Hellstrom. Inghiotte il suo orgoglio e fa la chiamata.

 

            Sono entrati sfondando la finestra della suite occupata da Frank Drake e Katherine Fraser in uno dei più lussuosi hotel di New York. Non sono molto alti e si muovono curvi. Indossano la tagelmust, la tipica fascia dei Tuareg che viene avvolta sul capo e sul viso in modo da formare al contempo un turbante ed un velo che copre il volto lasciando libera solo una fessura per gli occhi, ed emettono solo un sibilo come i serpenti.[2]

            Il primo pensiero di Frank è che siano vampiri, dopotutto sono i mostri che più spesso hanno infestato la sua vita a cominciare dal suo antenato, il famigerato Conte Dracula, ma guardandoli meglio, non ne è più così sicuro. Di una cosa, però, è certo: quei sinistri esseri vogliono la sua vita, quella di Kate e del loro figlio non ancora nato, non può permetterlo.

             Kate Fraser non si è persa d’animo: ha affrontato vampiri e demoni, è una mutante col potere della psicometria, ci vuole altro per metterle davvero paura. Per fortuna, anche se è in vacanza, ha pensato di portarsi dietro la sua pistola d’ordinanza equipaggiata con proiettili speciali. Spara contro uno di quegli esseri colpendolo al capo e lui ricade all’indietro urlando.

            Un altro è balzato su Frank rotolando a terra con lui e serrandogli il collo con dita adunche. Nel tentare di respingerlo, istintivamente Frank si aggrappa al velo del suo avversario e lo strappa rivelando un volto simile a quello di una iena. Un nome gli viene spontaneo alle labbra:

-Un ghoul!-

 

            Lilith Dracula, Signora dei Vampiri, si materializza all’improvviso assieme ai Supernaturals nel salone del Castello Salisgrave.

-Bentornati.- li saluta il Signore del Castello, Victor, Conte di Salisgrave, la cui famiglia abita quest’antica fortezza nel nord della Scozia da tempo immemorabile, come da tempo immemorabile si trasmette di padre in figlio l’antica sapienza dei druidi -Come è andata la missione?-

-Varnae è morto ed anche Akivasha, pare.-[3] risponde la figlia di Dracula -Ti spiegheranno tutto i tuoi servi, io non ho tempo per farlo: affari urgenti mi attendono a Londra.-

-Chi sarebbero i servi?- ribatte, piccata, la Baronessa Sangue.

            Lilith replica con un sorriso maligno sul bel viso:

-Non sei forse obbligata da un incantesimo ad obbedire al Conte ed in quanto vampira, anche a me? Quindi, con tutto il tuo potere, non sei altro che una serva, proprio come i tuoi compagni.-

            La Baronessa Sangue serra le labbra.

-Vedo che ci siamo intese .- commenta, divertita, Lilith -Ora posso andare. Ho un regno a cui badare.-

-Aspetta, Lilith.- interviene Salisgrave -Un semplice incantesimo di teletrasporto ti porterà dovunque tu voglia andare.-

-Un altro favore che ti devo, Conte. Si stanno accumulando.-

-Siamo alleati e tanto basta.- replica amabilmente Salisgrave.

            Lilith fa una lieve smorfia e non replica. Salisgrave fa dei rapidi gesti e mormora parole incomprensibili. Poi Lilith scompare.

-Quell’arrogante sgualdrina rumena merita di ricevere una sonora lezione.- commenta la Baronessa Sangue.

-Mettiti in fila , bella.- replica il mostruoso Demogoblin -Neanche a me piace essere chiamato servo.-

-E nemmeno a me.- commenta la licantropa dal pelo bianco nota come Nightshade.

            Nessuno degli altri Supernaturals commenta. All’essere demoniaco in forma di ratto antropomorfo chiamato Verminus Rex queste ripicche umane non interessano: è nella sua natura di demone obbedire a chi l’ha evocato almeno finché avrà portato a termine il suo compito, dopo… chissà? Il sinistro Carrion tace come suo solito e Bram Velsing, il Dreadknight, lascia la stanza con altri pensieri in mente.

            Lord Salisgrave sorride compiaciuto.

 

 

2.

 

 

            Ghouls, i demoni mangiatori di cadaveri del folklore arabo. Frank ha letto qualcosa su di loro quando si è documentato sui mostri del folklore di varie nazioni all’epoca in cui era nei Nightstalkers qualche anno prima, ma non ne ha mai incontrato uno.

Adesso uno di quei mostri sta per ucciderlo e lo farebbe se una pallottola d’argento non si piantasse improvvisamente nel suo cranio. A spararla è stata Kate Fraser, Ispettrice Detective di Scotland Yard e cacciatrice di Vampiri, non certo lo stereotipo della damigella in pericolo come dimostrano i cadaveri di quegli orribili mostri sparsi per la stanza.

-A quanto pare…- dice -… questi esseri sono vulnerabili all’argento come gli altri mostri.-

-Buono a sapersi.- replica Frank alzandosi -Per la prossima volta terrò a portata di mano anche la mia Linda.-

Kate solleva un sopracciglio e chiede:

-A che tipo d’uomo può venire in mente di chiamare un’arma con un nome di donna?-

-A più di quanti pensi.- ribatte Frank con un sorriso -Io l’ho chiamata così in onore di Linda Blair perché spazza via le creature soprannaturali.-

-Guarda che nel film[4] Linda Blair era la vittima non l’esorcista.-

-Non fare troppo la capziosa adesso. Piuttosto mi chiedo come giustificheremo questo casino e con l’hotel e le autorità. Forse dovremmo chiamare lo S.H.I.E.L.D. o quell’’agenzia federale che si occupa di superumani e affini. Com’è che si chiama?-

-F.B.S.A., in effetti non hai torto. -

-Ai vecchi tempi dei Nightstalkers ho avuto a che fare con una sezione dello S.H.I.E.L.D. che si occupa di esoterismo, non credo che saranno impressionati da dei ghouls.-

-Non lo credo neanch’io. Mi chiedo però chi ce li ha mandati contro. Hai dei nemici negli Stati Uniti?-

-Credo di essermene fatti un po’ e tu?-

            Kate non risponde e si china a raccogliere il velo di uno dei ghouls. Immediatamente delle immagini scorrono davanti agli occhi della sua mente: vede, attraverso gli occhi del ghoul, un posto oscuro ed una donna il cui volto è celato dalle tenebre in cui risplendono un paio di rosse pupille. È quella donna che ordina ai ghouls di uccidere… uccidere lei.

            Kate lascia cadere il velo mentre dalle sue labbra esce un nome, uno che anche Frank Drake conosce bene:

-Turac!-

 

            Eva Torres non sa esattamente come si sente a rivedere Daimon Hellstrom dopo tutto questo tempo. Hanno avuto una relazione, è vero, ma è stata breve e quasi esclusivamente fisica almeno per lui, ne è certa. È altrettanto certa che solo lui può aiutarla se davvero si trova di fronte ad una nuova catena di omicidi satanisti.

            Gli ha dato appuntamento all’obitorio della Contea di Los Angeles e quando lo vede arrivare, sempre impeccabilmente elegante in un completo blu, affiancato da una bionda attraente che indossa un tailleur nero prova un istintivo moto di gelosia.

            Stupida, si dice, non eri così prima di conoscere lui. Si ricompone e lo saluta:

-Bentornato a Los Angeles Daimon. Ti sei portato dietro un assistente?-

            La bionda le rivolge un sorriso di circostanza.

-Mi chiamo Claire Voyant.- si presenta porgendo la tua mano a Eva.

-Mi prende in giro?- sbotta lei.

-Non oserei mai.- ribatte l’altra sempre sorridendo.

-Facci vedere il cadavere.- dice bruscamente Daimon -Non perdiamo tempo.-

-Sono assolutamente d’accordo.- replica Eva - Seguimi ed il anche la tua amichetta naturalmente.-

            Percorrono rapidamente il corridoio e pochi minuti dopo sono di fronte alle celle frigorifere. Ne viene aperta una e Daimon rimuove il lenzuolo osservando il cadavere.  Rimane in silenzio per un po’ poi si rivolge alla Detective:         

-Immagino che tu abbia delle foto della scena del crimine. Voglio vedere anche quelle.  Intanto posso dirti che i tuoi peggiori timori sono fondati.-

-Di nuovo il Capro Nero?- chiede Eva.

            Daimon scuote la testa con espressione cupa e risponde:

-Peggio: mio padre.-

 

            L’aria è tesa nella sala operatoria n. 2 dell’Howard A. Stark Memorial Hospital mentre Hannibal King, vampiro riluttante e investigatore privato, avanza verso la figura indistinta poco distante.

-Hannibal King. Mi ricordo di te: hai impedito ai miei servi Asmodeus, Lord Nekron e Stella Houston di spalancare le porte dell’Inferno sulla Terra.-[5] dice quell’essere

-Che peccato eh? Vorrei dire che mi dispiace, Satannish, ma mentirei e qui sei tu il Signore delle Menzogne… o mi confondo con un altro demone?-

-Impertinente vampiro. Subirai la mia collera.-

            King lo fissa spavaldo e con voce bassa e tranquilla replica:

-Non credo proprio.-

 

 

3.

 

 

            La voce del demone risuona nella sala come un tuono:

-Come osi, parlarmi così, vampiro? Io sono Satannish, il Signore dei Dannati. Con un solo schiocco di dita potrei ridurti in cenere.-

-E allora perché non lo fai?- replica, apparentemente tranquillo, Hannibal King -Anzi, perché non l’hai ancora fatto? Perché non ci hai ridotti in cenere tutti quanti? Sai bene la risposta anche tu, io l’ho capita non appena ho visto i simboli tracciati da Strange: non puoi superarli e non hai potere oltre il loro perimetro. Ho ragione, Dottore?-

-Perfettamente.- conferma il Dottor Strange, Mago Supremo della Terra -Di più: i miei incantesimi non solo gli impediscono di manifestarsi pienamente su questo piano fisico, ma gli impediscono anche di tornare indietro. Tuttavia, sono disposto a rimandarlo nel suo regno se mi dirà perché è così interessato a Jennifer Kale.-

-Lei mi è stata promessa. La sua anima sarebbe stata mia in cambio del potere ma nel momento culminante del sacrificio lo spirito del suo antenato Noble Kale è intervenuto abbandonando il suo precedente ospite Daniel Ketch, prendendo possesso del corpo di Jennifer e trasformandola nel Ghost Rider. Il resto dovreste saperlo.-

-Tranne il nome di colui o colei che voleva sacrificarla a te. Ora devi dircelo, Satannish.- incalza Stephen Strange ed il demone non ha altra scelta che rispondergli.

 

            La maggior parte delle persone sarebbe sconcertata nel vedersi davanti un uomo con la testa di un gufo ma sia Frank Drake che Kate Fraser ne hanno viste troppe per sorprendersi veramente.

            Mentre i suoi uomini raccolgono in speciali sacchi i resti dei mostruosi esseri, il capo della divisione esoterica dello S.H.I.E.L.D. Jeremiah Warrick commenta:

-Cadaveri di ghoul, era un pezzo che non me ne capitava uno.-

-Ne ha già visti altri?- chiede Kate un po’ sorpresa stavolta.

-Mia cara signora, credo di aver visto cose che sfidano ogni immaginazione.-

-Non creda di essere l’unico.- ribatte Frank -Da quando ho scoperto di essere il discendente di Dracula, credo di aver incontrato tutti i mostri della tradizione horror. Credo che mi manchi solo Mr. Pennywise.-[6]

-Bene, siete pronti a seguirmi?- taglia corto Warrick -Vi porterò in una casa sicura dove i vostri nemici non potranno raggiungervi.-

-Mi ha procurato quel che le ho chiesto?- chiede Frank.

-Vedrà quando saremo arrivati.- è la secca risposta di Warrick.

 

            Eva Torres deve dare atto che la bionda arrivata con Daimon Hellstrom non si è scomposta nemmeno un po’ nel vedere le foto abbastanza raccapriccianti della defunta così com’era quando è stata ritrovata.

-Sì, è indubbiamente un sacrificio rituale a Satana.- commenta Daimon -Il modus operandi è leggermente diverso, ma il risultato non cambia.-

-Concordo.- aggiunge la donna che ha detto di chiamarsi Claire Voyant -Un sacrificio, forse il primo di una catena.-

-Una catena?- borbotta Eva.

-Accade con certi incantesimi.- spiega Daimon -Per raggiungere lo scopo voluto bisogna compiere certi atti in una certa sequenza ed in un certo tempo. Se la sequenza viene interrotta per qualsiasi motivo bisogna ricominciare da capo. Noi interrompemmo quella iniziata da Horace Lupeski[7] ma ora qualcuno ha deciso di cominciare una nuova catena e credo che entrambi sappiamo chi potrebbe essere.-

-Pensi a… lei?-

            Daimon piega le labbra in un sorriso crudele e replica:

-Esatto: la Somma Sacerdotessa della Chiesa dei Dannati, quella che non abbiamo mai scoperto chi fosse. È tornata in azione.-

 

 

4.

 

 

            Casa sicura nel gergo dei servizi segreti e, più recentemente, della Polizia, è un luogo segreto dove trovare abiti, armi o semplicemente nascondersi da qualche nemico finché il pericolo non è passato.

            Una delle case sicure dello S.H.I.E.L.D. si trova nel Queens, uno dei distretti più sicuri di New York City dicono, ed è lì che Frank Drake si sta preparando a modo suo ai guai che lo attendono.

            Si è cambiato indossando una tenuta di stile settecentesco e Kate Fraser gli chiede ironica:

-Andiamo ad una festa in maschera?-

-Era la mia tenuta da lavoro coi Nightstalkers.- spiega lui -Se devo affrontare dei mostri che vogliono ucciderci meglio essere pronti. Non ci tengo a rovinare un vestito da migliaia di sterline realizzato su misura a Savile Row.-[8]

-È me che lei vuole morta, non te.- replica Kate.

-Non ha importanza: tu ed io siamo una cosa sola per quanto mi riguarda.-

-Il cavaliere che si batte per la sua dama ma io non sono il tipo che lascia gli altri a combattere le sue battaglie.-

-È la nostra battaglia, te l’ho già detto.-

            Improvvisamente si sente bussare alla porta e Frank va ad aprire. Un agente dello S.H.I.E.L.D. gli porge uno strano fucile.

            Frank lo impugna e sussurra:

-Linda.- poi si volge verso Kate e sorridendo aggiunge -Ora sono davvero pronto a combattere.-

 

            Appena Daimon Hellstrom e la sua amica se ne sono andati, Eva Torres si muove rapida. Usando un fazzoletto, recupera dal cestino il bicchiere di carta che la bionda ha usato per bere dell’acqua al distributore self service e lo infila in una bustina per le prove che poi porge ad un detective dicendo:

-Portalo ai ragazzi della Scientifica e dì loro che voglio i risultati delle impronte il prima possibile. Che esaminino anche il DNA. Vai, cosa aspetti?-

            Uscito il detective, senza perdere altro tempo Eva si mette al computer e digita furiosamente. Claire Voyant è sicuramente un nome falso ma se c’è qualcosa su di lei, lo troverà.

            Lo trova, infatti, ma è qualcosa di sorprendente: un articolo del Los Angeles Times del luglio 1940 su una medium uccisa nel suo studio a colpi di pistola. Il nome è lo stesso e la foto mostra la stessa donna, identica in tutto pettinatura compresa.

            Daimon se la fa con uno spettro?

 

            Robert Sinclair è quello che nel Regno Unito chiamano Solicitor[9] e cura gli interessi della donna seduta davanti a lui con le gambe accavallate. Come ogni volta che la incontra si sente a disagio e non è solo perché è di una bellezza quasi ipnotica.

            Lily Drake, questo è il suo nome, indossa un tailleur nero con gonna appena sopra al ginocchio, scarpe nere con tacchi alti ed una camicia bianca dalla cui scollatura emerge uno strano pendente che sembra un drago sormontato da un pipistrello ed apparentemente sembra fatto d’oro e pietre preziose. I suoi capelli sono di un nero corvino e sono raccolti a coda di cavallo, le labbra piene e rosse su una carnagione pallida, quasi bianca. Porta gli occhiali ed i suoi occhi sono di un nero più intenso dell’inchiostro di seppia o della più oscura notte senza stelle.

            Non è sola stavolta: con sé ha portato una giovane donna dai capelli rossi e occhi verdi come smeraldi che parla con un evidente accento dell’Ulster ed una ragazzina di 14 o 15 anni al massimo, capelli neri, occhi azzurri e sguardo perso nel vuoto, che non ha mai detto una parola dal suo arrivo.

-Le carte che voleva, Miss Drake.- le dice porgendole un fascio di documenti.

            La donna li esamina rapidamente ma approfonditamente ed infine dice:

-Perfetto! Sei stato bravissimo, Robert, meriti un premio.-

            Lily Drake si alza in piedi ed afferra il giovane legale per la cravatta attirandolo a sé al di sopra della scrivania. Robert vede le labbra rosse avvicinarsi alle sue, schiudersi mostrando dei canini appuntiti. Sente un improvviso dolore al collo seguito da una sensazione di assoluto benessere, di piacere, poi c’è solo il buio.

 

 

5.

 

 

            Satannish pronuncia un nome e Stephen Strange non può fare a meno di esclamare:

-Non è possibile!-

            Satannish ride, poi replica:

-Non mi credi, Strange? Eppure dovresti sapere che io mantengo sempre la mia parte di un patto anche se non sempre le conseguenze sono quelle volute da chi lo ha sottoscritto.-

-E dunque, in cambio del potere lui avrebbe sacrificato il sangue del suo sangue?-

-E la cosa ti sorprende davvero? La storia dell’Umanità non è forse costellata di esempi di padri che compiono atti di violenza sui figli o di fratelli che uccidono fratelli? Ora che sai quel che volevi sapere, liberami.-

-Solo dopo che avrai giurato di lasciare in pace Jennifer Kale.-

-Rinuncerò a prenderla oggi, ma poco importa: l’anima della giovane strega mi appartiene ed un giorno sarà mia. Posso aspettare: la vita dei mortali è breve e fragile ed io ho l’eternità a disposizione.-

            Ancora una volta il Dottor Strange fa dei gesti nell’aria e pronuncia un incantesimo. Satannish scompare nel nulla lasciando dietro di sé solo l’eco di un’oscena risata.

-Quello… quello era il Diavolo?- chiede l’infermiera Christine Palmer.

-Chi può dirlo al con certezza, Miss Palmer?- replica Strange -Di sicuro è un essere di immensa malvagità.-

-Che intendi fare adesso, Strange?- interviene Hannibal King.

-Mi assicurerò che Satannish mantenga la sua parola e che a Jennifer non accada nulla finché non sarà di nuovo in grado di badare a se stessa, poi darò la caccia a chi ha ordito questa trama.-

-Se non ti dispiace, Dottore, vorrei pensarci io fin da adesso. La pista va battuta finché è calda.-

-Non ho problemi, King, ma sappi che sarà molto pericoloso.-

            King ride scoprendo i canini appuntiti.

-Sono già morto due volte Strange. Cosa ho da perdere?-

            Strange non ha nulla da obiettare.

 

            Nel suo oscuro reame l’entità demoniaca nota come Satannish riflette: il Dottor Strange ed il suo alleato vampiro credono di averlo sconfitto ma la partita è appena cominciata. Non può attaccarli direttamente è vero, ma ci sono altri che possono farlo per lui.

            Hannibal King troverà a Los Angeles la sua ultima tomba.

 

            Nella città degli Angeli il sole è ormai calato. In una chiesa sconsacrata sono radunati uomini e donne di varie età ed etnie.

            La messa nera è appena finita e la Somma Sacerdotessa della Chiesa dei Dannati, che indossa una tunica rossa su cui è impresso un pentacolo giallo ed il cui volto è celato da un cappuccio che lascia scoperti solo gli occhi, osserva indifferente i suoi seguaci rimuovere il cadavere di una ragazza dall’altare.

 -Disponetene come sapete.- ordina imperiosa.

            Mentre altri seguaci ripuliscono la sala lei esce ed attraverso uno stretto corridoio raggiunge una stanza dove si toglie la tunica ed il cappuccio e li ripone in un armadio da cui poi toglie un abito.

            Se qualcun’altro fosse presente nella stanza, noterebbe certamente una voglia, o forse un marchio, all’altezza della natica sinistra della donna: un pentacolo rovesciato, ma non c’è nessuno a parte lei.

            Si veste con calma ed ha appena finito, che da una porticina laterale entra un uomo alto e segaligno vestito con un completo tre pezzi nero e con gli occhi coperti da occhiali scuri.

-Che c’è Des?- chiede la donna -Se sei qui, deve essere successo qualche guaio.-

            L’uomo, uno dei pochi a conoscere la sua vera identità, le porge uno Starkphone dicendo:

-Giudica tu stessa.-

            Sul display campeggiano le figure di un uomo dai capelli rossi con due strani riccioli e di una donna bionda con un’acconciatura anni 40 come l’attrice Veronica Lake in uscita dall’aeroporto di Los Angeles.

            La donna fa una smorfia di disappunto e borbotta:

-Daimon Hellstrom, dovevo immaginare che avrebbe interferito ancora e stavolta è venuto con Claire Voyant.-

-Li conosci entrambi?- chiede, un po’ sorpreso, l’uomo.

            La donna fa un sorrisetto maligno e replica:

-La donna è un ‘agente di Satana: uccide per lui e non è un problema. Quanto a Hellstrom, so come trattare anche lui… dopotutto possiamo dire che è mio fratello.-

 

 

FINE OTTANTESIMO EPISODIO

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            Non molto da dire su quest'episodio

1)     Per le sequenze relative a Daimon Hellstrom, quest’episodio è una sorta di sequel di Hellstrom MIT #1/3, incontrerete, pertanto personaggi e concetti ideati da Fabio Chiocchia, che di Hellstrom ha scritto il n. 1, oltre che dal sottoscritto.

2)     Il personaggio di Eva Torres è stato proprio creato da Fabio Chiocchia. Lui non ne ha dato una descrizione precisa ed io mi sono divertito ad immaginarla somigliante all’attrice texana di origini messicane Eva Longoria.

3)     Jeremiah Warrick è stato creato da Mark Waid & Paul Renaud su S.H.I.E.L.D. #6 datato luglio 2015.

4)     Chi è la tua misteriosa Turac e perché ce l’ha con Kate Fraser? I lettori più esperti forse lo avranno già capito, gli altri dovranno avere pazienza.

Nel prossimo episodio: cos’hanno in comune una candidata alla carica di Governatore della California, una nota pornostar ed un esorcista qualificato? Qual è il ruolo di una professoressa di antropologia? Che legame c’è tra la Chiesa dei Dannati, Satannish e un uomo di nome Kale? Hannibal King è a Los Angeles per scoprirlo ma la scoperta potrebbe essere fatale. Intanto Frank Drake si prepara a combattere un nemico temibile e tutto potrebbe essere collegato.

            Non mancate.

 

 

Carlo

Carlo



[1] Il numero di emergenza negli Stati Uniti.

[2] Vedi ultimo episodio.

[3] Sempre nell’ultimo episodio.

[4] “L’esorcista” ovviamente.

[5] Nell’episodio #22.

[6] Ovvero il malvagio antagonista nel romanzo “It” di Stephen King.

[7] Su Hellstrom MIT #3.

[8] Celebre strada di Londra, precisamente di Westminster, nota per le sue botteghe di sartoria che servono tradizionalmente le classi agiate.

[9] Nel Regno Unito la professione legale è divisa in due branche: il Solicitor, che dà consigli legali, svolge funzioni di notaio e rappresenta le parti nelle liti ed il Barrister (in Scozia Advocate) che invece è abilitato a difendere nelle corti di giustizia. Avrei potuto tradurre Solicitor come Procuratore Legale, ma non sarebbe stato del tutto corretto ed alla fine ho deciso di lasciare il termine in originale.